Considerata poco più che mera edilizia fino a pochi anni fa, la città universitaria di Roma ha incontrato una prima svolta nel 1989 dopo decenni di vita trascorsi fra oblio, damnatio memoriae e realizzazione di una miriade di piccole e grandi trasformazioni. L’apposizione del vincolo di tutela monumentale, tuttavia, ha rappresentato soltanto un atto ufficiale dovuto allo scadere dei cinquant’anni dalla costruzione. La tutela, infatti, è rimasta allo stadio intenzionale finché, negli ultimi anni, l’apprezzamento dello straordinario valore culturale di questo patrimonio architettonico si traduce in termini operativi su iniziativa della comunità scientifica di Sapienza, non dei suoi vertici istituzionali e amministrativi. Nell’arco di tre generazioni, dalla sua inaugurazione ad oggi, la considerazione per il valore urbanistico e architettonico della città universitaria è dunque andato crescendo a piccoli passi, segnando alcuni punti di svolta (5). Inizialmente restituito da un’attenta critica internazionale, l’apprezzamento per la città universitaria è pressoché unanime negli anni successivi alla sua inaugurazione ma crolla verticalmente nel secondo dopoguerra per ragioni storiche rimanendo per anni ancorato ad una storiografia architettonica compattamente avversa alle ‘architetture fasciste’, fino a quando il cinquantesimo anniversario ha sollevato ope legis la questione della tutela. Il contributo illustra l'andamento del riconoscimento di questo importante patrimonio architettonico di scala nazionale a partire dalla sua costruzione ai giorni nostri, quando si profila all'orizzonte la possibilità di riconsiderare le modalità con cui vengono progettate e realizzate le inevitabili trasformazioni di un luogo comunque di grande vitalità.

Monumenti da edifici. L’edilizia universitaria di ‘Sapienza’ diventa patrimonio culturale / Salvo, Simona Maria Carmela. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 48(2020), pp. 133-142.

Monumenti da edifici. L’edilizia universitaria di ‘Sapienza’ diventa patrimonio culturale

Simona Maria Carmela SALVO
2020

Abstract

Considerata poco più che mera edilizia fino a pochi anni fa, la città universitaria di Roma ha incontrato una prima svolta nel 1989 dopo decenni di vita trascorsi fra oblio, damnatio memoriae e realizzazione di una miriade di piccole e grandi trasformazioni. L’apposizione del vincolo di tutela monumentale, tuttavia, ha rappresentato soltanto un atto ufficiale dovuto allo scadere dei cinquant’anni dalla costruzione. La tutela, infatti, è rimasta allo stadio intenzionale finché, negli ultimi anni, l’apprezzamento dello straordinario valore culturale di questo patrimonio architettonico si traduce in termini operativi su iniziativa della comunità scientifica di Sapienza, non dei suoi vertici istituzionali e amministrativi. Nell’arco di tre generazioni, dalla sua inaugurazione ad oggi, la considerazione per il valore urbanistico e architettonico della città universitaria è dunque andato crescendo a piccoli passi, segnando alcuni punti di svolta (5). Inizialmente restituito da un’attenta critica internazionale, l’apprezzamento per la città universitaria è pressoché unanime negli anni successivi alla sua inaugurazione ma crolla verticalmente nel secondo dopoguerra per ragioni storiche rimanendo per anni ancorato ad una storiografia architettonica compattamente avversa alle ‘architetture fasciste’, fino a quando il cinquantesimo anniversario ha sollevato ope legis la questione della tutela. Il contributo illustra l'andamento del riconoscimento di questo importante patrimonio architettonico di scala nazionale a partire dalla sua costruzione ai giorni nostri, quando si profila all'orizzonte la possibilità di riconsiderare le modalità con cui vengono progettate e realizzate le inevitabili trasformazioni di un luogo comunque di grande vitalità.
2020
Città universitaria di Roma; restauro; storia architettura del Novecento
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Monumenti da edifici. L’edilizia universitaria di ‘Sapienza’ diventa patrimonio culturale / Salvo, Simona Maria Carmela. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 48(2020), pp. 133-142.
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